Nel mondo dell’aviazione, ogni dettaglio conta, ma uno su tutti fa davvero la differenza: la salute del pilota.

Garantire che chi è ai comandi di un aeromobile sia in condizioni psicofisiche ottimali è responsabilità degli AME (Aviation Medical Examiner), i medici autorizzati a rilasciare le certificazioni di idoneità al volo.

In questo scenario, alcune prescrizioni si rivelano più comuni di altre, e tra tutte, quelle che riguardano la funzione visiva sono in assoluto le più frequenti.

La vista: uno strumento essenziale in cabina

Chiunque abbia messo piede almeno una volta in una cabina di pilotaggio sa quanto la capacità visiva sia fondamentale. I piloti devono leggere rapidamente strumenti di bordo, interpretare segnali visivi, identificare ostacoli e seguire rotte in modo estremamente preciso. Per questo motivo, gli esami oculistici rappresentano una parte imprescindibile delle visite mediche aeronautiche.

Gli AME prestano grande attenzione non solo alla vista naturale del pilota, ma anche alla sua capacità di correggere eventuali difetti con occhiali o lenti a contatto. Le norme europee (in particolare il regolamento UE 1178/2011) stabiliscono soglie visive minime per poter essere giudicati idonei, anche con correzione.

Occhiali e lenti: le prescrizioni più comuni

Tra le indicazioni più frequenti rilasciate dagli AME ci sono le prescrizioni per l’uso di dispositivi correttivi della vista. Miopia, ipermetropia, presbiopia o astigmatismo non precludono automaticamente l’idoneità al volo, ma richiedono l’adozione di strumenti compensativi.

Per i piloti con certificazione medica di classe 2, ad esempio, si richiede un’acuità visiva minima di 6/12 per ciascun occhio e almeno 6/9 complessivi con visione binoculare, anche se ottenuta tramite correzione. In pratica, molti piloti sono autorizzati a volare purché indossino occhiali o lenti, e spesso con l’obbligo di tenere a bordo un secondo paio di riserva.

Oltre all’obbligo di utilizzare strumenti correttivi, l’AME può indicare ulteriori raccomandazioni, come l’obbligo di tenere sempre accessibili gli occhiali di riserva, oppure limitazioni operative in caso di luce notturna, se la visione crepuscolare è compromessa. Tutto viene pensato per minimizzare i rischi durante il volo.

Chirurgia refrattiva: una soluzione permanente?

Negli ultimi anni, molti piloti scelgono di ricorrere a interventi chirurgici refrattivi (come LASIK o PRK) per correggere i propri difetti visivi in modo permanente. Tuttavia, non è sufficiente sottoporsi all’operazione per essere considerati nuovamente idonei.

Dopo la chirurgia, è necessario un periodo di stabilizzazione, seguito da una visita oculistica dettagliata per accertare che non ci siano effetti collaterali che possano interferire con l’attività di volo, come aloni, abbagliamenti o secchezza oculare. Gli AME valuteranno caso per caso, spesso richiedendo certificazioni oftalmiche aggiuntive.

Oltre la vista: altri parametri sotto controllo

Anche se la vista è l’aspetto più frequentemente oggetto di prescrizioni, non è l’unico elemento monitorato. Gli AME tengono sotto osservazione diversi indicatori di salute generale, come:

  • Pressione arteriosa

  • Livelli di colesterolo e glicemia

  • Indice di massa corporea

Condizioni come ipertensione, obesità o dislipidemia possono portare alla concessione di certificati medici con limitazioni o alla richiesta di controlli più frequenti. In alcuni casi, viene imposta la necessità di assunzione regolare di farmaci, con il dovere di documentare l’efficacia e l’assenza di effetti collaterali.

La sicurezza inizia con la prevenzione

La figura dell’AME è centrale nella tutela della sicurezza aerea. Attraverso controlli regolari e prescrizioni mirate, questi medici garantiscono che ogni pilota in attività sia realmente in grado di affrontare le responsabilità del volo. Che si tratti di un semplice paio di occhiali o di monitoraggio pressorio, ogni prescrizione medica ha l’obiettivo di proteggere non solo il pilota, ma anche i passeggeri e chiunque sia a terra.

Per approfondire il tema, ti consigliamo di visionare anche il contributo video del Professor Minoretti, che spiega in modo semplice ed efficace il ruolo delle prescrizioni nel processo di certificazione medica per i piloti.