Cos’è il ritiro della patente di guida?
Il ritiro della patente è una misura immediata che impedisce di continuare a guidare, in attesa di una decisione definitiva.
Non va confuso con la sospensione o la revoca. Il ritiro è un provvedimento temporaneo e cautelare, disposto subito dalle autorità (es. Polizia, Carabinieri) a fronte di una violazione grave o di un rischio per la sicurezza stradale. Può essere seguito da sospensione, revoca o restituzione, a seconda dell’esito delle valutazioni successive.
Come avviene il ritiro della patente?
La patente viene ritirata sul posto dalle forze dell’ordine o notificata successivamente, con effetto immediato.
In caso di guida in stato di ebbrezza, incidente o altra violazione grave, l’agente trattiene la patente e la invia alla Prefettura. Entro circa 30 giorni, il Prefetto emette un decreto di sospensione (se previsto).
La patente può anche essere richiesta successivamente, con notifica a casa, soprattutto in caso di controlli amministrativi. Il documento resta in custodia presso l’autorità competente fino a nuova decisione.
Perché può essere ritirata la patente?
Il ritiro della patente può avvenire per guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di stupefacenti, per eccesso di velocità o altri motivi previsti dal Codice della Strada.
Vediamo i casi più comuni con le relative sanzioni, secondo fonti ufficiali come il Codice della Strada e il Ministero dell’Interno.
Guida in stato di ebbrezza (Art. 186 CdS)
Se il tasso alcolemico supera i limiti consentiti, la patente viene ritirata sul posto e può essere sospesa o revocata.
- 0,5 – 0,8 g/l: multa da € 543 a € 2.170, sospensione da 3 a 6 mesi (illecito amministrativo)
- 0,8 – 1,5 g/l: reato penale, multa da € 800 a € 3.200, arresto fino a 6 mesi, sospensione da 6 mesi a 1 anno
- > 1,5 g/l: multa da € 1.500 a € 6.000, arresto fino a 1 anno, sospensione da 1 a 2 anni, confisca del veicolo, possibile revoca
Guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (Art. 187 CdS)
La guida dopo assunzione di droghe comporta il ritiro immediato e l’apertura di un procedimento penale.
- Sospensione da 1 a 2 anni
- Esami tossicologici obbligatori e valutazioni psichiatriche
- Rischio di revoca e denuncia penale
- Costi per visite e test: da € 250 a oltre € 500
Eccesso di velocità (Art. 142 CdS)
Chi supera di oltre 40 km/h il limite previsto può subire il ritiro immediato della patente.
- Oltre 40 km/h: sospensione da 1 a 3 mesi
- Oltre 60 km/h: sospensione da 6 a 12 mesi
- Decurtazione punti, possibile aggravio in caso di recidiva
Altri motivi: malori, infrazioni ripetute, uso del cellulare
Anche motivi sanitari o recidive gravi possono portare al ritiro della patente.
Esempi:
- crisi epilettiche o malori improvvisi;
- uso ripetuto del telefono alla guida;
- accertamenti richiesti dall’art. 128 CdS (idoneità psicofisica)
In questi casi il Prefetto può imporre una visita in Commissione Medica Locale entro 60 giorni.
Cosa fare dopo il ritiro della patente
È essenziale attivarsi subito: servono esami, visite e assistenza per ridurre i tempi e tornare a guidare.
Ecco cosa fare:
- contattare uno studio esperto, come lo Studio Minoretti, per farsi guidare nel percorso;
- prenotare esami tossicologici e visite mediche, in base al motivo del ritiro;
- presentarsi in Commissione Medica Locale, con documentazione completa;
- valutare un ricorso, se la sospensione o la revoca sono contestabili;
- tenere monitorati i tempi, per non ritardare la restituzione della patente.
Lo Studio Minoretti offre un supporto completo in questo percorso, anche nei casi più complessi o urgenti.
Studio Minoretti ti assiste in ogni fase del ritiro patente
Seguiamo il paziente a 360°: dalla diagnosi alla documentazione medica, fino al contenzioso legale se necessario.
Presso lo Studio Minoretti puoi:
- effettuare le visite previste dalla Commissione Medica Locale;
- essere accompagnato nella prenotazione degli esami;
- ricevere supporto per eventuali ricorsi o richieste alla Prefettura;
- accorciare i tempi per riavere la patente.
Contattaci per richiede assistenza per la patente di guida ritirata: agiamo in tempi rapidi per riportarti alla guida in sicurezza e nel rispetto della legge.
Domande frequenti (FAQ)
Qual è la differenza tra ritiro, sospensione e revoca?
Il ritiro è misura cautelare temporanea, in attesa di decisioni ufficiali. La sospensione è il divieto di guidare per un periodo determinato. La revoca, invece, è la perdita definitiva della patente, la quale deve essere rifatta da capo.
Cosa succede se mi ritirano la patente?
La patente viene trattenuta e inviata alla Prefettura e tu non puoi più guidare. Dopo la valutazione, potresti dover affrontare esami, visite e un eventuale periodo di sospensione.
Posso fare ricorso?
Sì, entro 30 giorni puoi presentare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace, se ci sono irregolarità o vizi nella procedura. È consigliabile affidarsi a un legale esperto.
Come faccio a sapere per quanto tempo mi hanno sospeso la patente?
La durata viene indicata nel provvedimento della Prefettura. Se hai ricevuto solo il verbale, dovrai attendere la notifica formale dell’ordinanza di sospensione. In alternativa, puoi rivolgerti alla Motorizzazione o al tuo avvocato per conoscere lo stato della pratica.
Cosa succede se mi rifiuto di fare l’alcol test?
Il rifiuto è equiparato a un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l. Comporta il ritiro immediato della patente; la sospensione da 6 mesi a 2 anni, una multa fino a € 6.000 e un possibile arresto fino a 1 anno.
Come posso velocizzare il recupero della patente?
Affidandoti a uno studio che gestisce visite, documenti ed esami in modo coordinato, come lo Studio Minoretti. In questo modo si evitano errori, ritardi o richieste respinte dalla Commissione Medica.