Patenti estere convertibili

1. Patente di Stati membri dell’Unione Europea

I titolari di una patente rilasciata da uno Stato dell’Unione Europea possono guidare liberamente in Italia con la propria patente estera.

Se però è prevista una permanenza in Italia per lungo periodo, è consigliata la conversione della patente estera in patente italiana. In questo modo è possibile, a scadenza di validità, effettuare il rinnovo in Italia ed ottenere dalla competente Autorità italiana eventuali duplicati per smarrimento, furto, deterioramento, variazione delle prescrizioni tecniche (es. rimozione dell’obbligo di guida con lenti), etc.

2. Patente di Stati non membri dell’Unione Europea

I titolari di una patente rilasciata da uno Stato non membro dell’Unione Europea possono guidare in Italia con la propria patente estera, per il periodo massimo di un anno e solo se la patente estera è accompagnata da un permesso internazionale di guida  o da una traduzione giurata della patente stessa.
Trascorso il periodo di un anno, il titolare della patente, per poter continuare a guidare in Italia, deve:

  • ottenere la residenza in Italia  e quindi effettuare la conversione della patente estera in patente italiana;
  • sostenere gli esami, teorici e pratici, per il conseguimento della patente italiana di suo interesse

Si precisa che non tutte le patenti estere possono essere convertite in patenti italiane. Questo dipende da accordi bilaterali tra gli Stati, in relazione alla rispettiva normativa vigente. Per un elenco degli Stati, le cui patenti di guida possono essere convertite in patenti italiane, clicca qui.

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